Debate - presentazione


 Il “debate” e’ un’ottima pratica che si sta diffondendo anche nel nostro sistema scolastico per formare i nostri alunni a diverse e importanti competenze:

- saper argomentare

- saper ascoltare

- saper lavorare in squadra

- saper comunicare con efficacia.

Quanto, però, hanno meritoriamente svolto gli insegnanti di Lettere del Martini, in un’opera di autoformazione didattica oltre che di formazione dei colleghi di altre discipline e degli alunni, distingue la loro proposta da altre.

Solitamente gli Istituti veneti rivolgono l’iniziativa ad alcuni dei loro studenti selezionati dal docente o su base volontaria. I gruppi così scelti partecipano poi a gare nazionali e internazionali in connessione con la Società Nazionale Debate Italia che organizza i vari Istituti individuando il numero massimo di Scuole per Regione che vi possono partecipare e il vincolante numero massimo di studenti per Istituto che vi possono accedere.

Il Dipartimento di Lettere del Martini, invece, ha optato per l’inclusività della proposta: ha organizzato una Uda d’Istituto ben strutturata che si rivolga A TUTTI GLI STUDENTI DELLE CLASSI SECONDE, NESSUNO ESCLUSO, nemmeno chi non ha particolare dimestichezza con la comunicazione sia essa scritta che orale; anzi, forse chi è più in difficoltà è il nostro primo “utente”.

Perché svolgere tale UDA nelle classi seconde ?

Perché è in quel grado di classe che si insegna il tema argomentativo, quello sicuramente più difficile in quanto implica la capacità di avvalorare le proprie opinioni sulla base di fatti e conoscenze; è un momento importante, cioè, nella formazione di una mente critica solida.

Il nostro sistema di dibattito, inoltre, prevede anche due momenti di “dialogo socratico” (“botta e risposta” tra le squadre gareggianti) che costringe a ristrutturare il punto di vista strada facendo.

L’Uda d’Istituto che si è venuta così a creare, ha prodotto anche una griglia, per giudicare le gare, scorrevole, poco soggettiva e molto imparziale.

L’Istituto è riuscito, così, nell’impresa di proporre alle famiglie un robusto progetto che vede coinvolti ogni anno circa 40 docenti tra insegnanti implicati nelle fasi preparatorie alle gare di dibattito e insegnanti giudici (tre per ogni gara) e che prevede dapprima gare interne ad ogni classe tra i compagni della classe stessa e poi gare tra classi diverse ma di grado parallelo, alla presenza di un piccolo pubblico (ragazzi di altre classi).

Chiunque (docente, Istituto…), incuriosito, voglia capire meglio questo progetto di “debate” può rivolgersi alla prof.ssa BARBARA CINEL, referente per l'iniziativa.

DEBATE (1).pdf

Ultima revisione il 13-10-2023